Asia Piolet d’or a Urubko e Samilov per la nuova via sul Manaslu

Il 10/11 gli alpinisti kazachi Denis Urubko e Serguey Samoilov hanno vinto la prima edizione del Piolet d’or Asia, riconoscimento istituito da Men and Mountain, Montagnes Magazine e dalla Grivel per premiare la migliore realizzazione dell’anno compiuta da alpinisti asiatici.






Fine settimana all’insegna del grande alpinismo a Seul per la prima edizione di un evento targato “Piolet d’or”. Sì, avete letto bene, stiamo parlando della versione asiatica della famosa “Piccozza d’oro”, il riconoscimento, assegnato ogni anno, ormai da 11 edizioni, dalla rivista Montagnes Magazine e dal “Groupe de Haute Montagne”, alla migliore realizzazione alpinistica mondiale. Lo scorso venerdì 10 novembre, infatti, nella capitale della Corea del sud, è stato assegnato il primo “Piolet d’or Asia” che, naturalmente, ha premiato la migliore salita realizzata da alpinisti asiatici nel 2006. Il tutto per un’iniziativa congiunta della rivista coreana Men and Mountain, della francese Montagnes Magazine e, ovviamente, della Grivel, l’azienda di Courmayeur che, oltre a far parte dell’organizzazione del riconoscimento, da sempre realizza l’ambito Trofeo (la piccozza d’oro, appunto).

Diciamo subito che ad iscrivere per primi il proprio nome sull’Albo d’onore del Piolet d’or Asia sono due alpinisti più che noti, sia al classico Piolet d’or mondiale sia a chi segue l’alpinismo himalayano. A vincere il neonato riconoscimento, infatti, sono stati i kazaki Denis Urubko e Serguey Samoilov per la loro nuova via sulla parete Nord Est del Manaslu (8163m). Una gran bella salita (leggi: nuova, veloce e in stile alpino) che i due hanno messo a segno dal 4 al 9 maggio di quest’anno. E che, vale la pena ricordarlo, fa il bis con quella del 2005 sull’inviolata parete Sud Ovest di un altro Ottomila, il Broad Peak (8.048m). Non a caso quest’ultima via aveva fruttato ai due fortissimi kazachi la nomination per il Piolet d’or 2006 (riferito al 2005) nella sua versione “classica” e “mondiale” in terra di Francia (e poi vinta dalla coppia House – Anderson grazie alla loro prima salita della parete Rupal del Nanga Parbat).

Anche per la manifestazione asiatica è stato adottato il rodato sistema delle “nominations”, tra le quali una qualificata giuria doveva scegliere “the best realization” dell’anno. Quindi, oltre a Urubko e Samilov con il “loro” Manaslu, per quello che si delinea essere il massimo riconoscimento alpinistico dell’Asia, erano in lizza altre due cordate. I giapponesi Katsutaka Yokoyama e Fumitaka Ichimura, nominati per la loro nuova via “Prima dell’alba” (1000m con difficoltà di 5 – 5.9, WI4+, M6) aperta lo scorso settembre sulla parete Nord del Broken Tooth (2.760m), in Alaska. E i coreani Gu Eun-Su e Yu Sang-Beom, per la loro nuova via sulla parete nord (terza salita assoluta e prima coreana) dello Thalay Sagar (6.904 metri), nell’Himalaya indiano.

Come già detto, la giuria internazionale – composta da: Im Duc Young (alpinista, stilista nonché giornalista di alcune dei più importanti magazine coreani), Philippe Descamp (editor chef di Mountagnes magazine), Valery Babanov (alpinista), Tsunemichi Ikeda (giornalista di Rock and snow, la più importante rivista di settore giapponese), 2 giornalisti del magazine coreano Climber e un giornalista della coreana Man and Mountain – alla fine ha scelto di premiare l’impresa dei due kazachi sul Manaslu. E non c’è dubbio che sia una scelta su cui concordare visto che (ce da scommetterci!) Urubko e Samilov li ritroveremo anche tra le nomination della prossima edizione del Piolet d’or, nella sua classica versione mondiale, che andrà in scena come consueto nella prima parte dell’anno in terra francese.

Resta da aggiungere che il successo della manifestazione è andato aldilà di ogni aspettativa. Basta pensare che il tutto si è celebrato con una cena a cui hanno partecipato ben 500 invitati e che l’interesse di media e pubblico è stato grandissimo. Come dire: cento di questi Piolet asiatici che (magari) ci faranno scoprire nelle prossime edizioni un po’ di quel (tantissimo) alpinismo “sommerso” che così raramente viene a galla qui, in occidente. A proposito: chi sapeva che la Federazione alpinistica coreana ha più di 1.200.000 iscritti?

Portfolio Urubko e Samoilov e la nuova via sul Manaslu arch. Piolet d’or Grivel su Expo PlanetMountain


nelle foto: Denis Urubko e Serguey Samoilov alzano il primo Piolet d’or Asia (arch. G. Gobbi)

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